Non è questione di soldi
Un simile livello di dettaglio si riscontra nelle iniziative proposte per coinvolgere la famiglia, per rendere il contesto urbano motivante all’esercizio fisico, per facilitare l’attività motoria all’interno dei luoghi di lavoro e per promuovere l’attività motoria nel tempo libero e nelle vacanze.
Il documento prende in esame anche lo sport e la salute ma come si vede gli autori sono ben coscienti che le leve da muovere sono soprattutto altre. Una sola obiezione non può essere mossa a queste indicazioni: la mancanza di denaro. Il documento termina con una frase scritta in grassetto e in grandi caratteri: “I dati della letteratura scientifica consentono di affermare che le politiche di promozione dell’attività fisica a scopo salutare) hanno un effetto costo efficacia e costo beneficio vantaggioso, creano quindi ricchezza e benessere per le nazioni che le adottano”. Non veniteci quindi a parlare di Maastricht o di Fiscal compact!