Associazione tra aderenza terapeutica e outcome in anziani affetti da diabete mellito tipo 2: evidenze dal database Medicare
A cura di Andrea Da Porto per il Gruppo AMD: Diabete nell’Anziano
16 dicembre 2016 (Gruppo ComunicAzione) – Nei paesi industrializzati la popolazione sta rapidamente invecchiando: negli USA, ad esempio, si prevede che nel 2060 la popolazione con età superiore ai 65 anni raddoppierà, superando abbondantemente i 98 milioni di soggetti. Tra i pazienti anziani, quelli affetti da diabete tipo 2 rappresentano la fascia più a rischio di outcome sfavorevoli (ospedalizzazioni, disabilità, istituzionalizzazione ecc.), con un conseguente notevole dispendio di risorse economiche per il sistema sanitario. Si stima infatti che l’eccesso di spesa attribuibile al diabete nei pazienti con età >65 anni sia circa il triplo rispetto a pazienti di età <45 anni.
E’ stato dimostrato come l’aderenza alla terapia ipoglicemizzante orale sia correlata a una riduzione delle ospedalizzazioni, degli accessi al pronto soccorso, delle complicanze del diabete e conseguentemente dei costi. Le evidenze sono tuttavia limitate nei pazienti anziani. In uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Patient Prefer Adherence sono stati valutati gli effetti dell’aderenza terapeutica sugli outcome correlati al diabete e i conseguenti costi in una popolazione selezionata di anziani diabetici tipo 2. Tra il 2009 e il 2014, dalle banche dati assicurative Medicare sono stati estratti i dati di 123.235 pazienti di età >65 anni, diabetici tipo 2, che avessero ricevuto almeno una prescrizione di farmaco ipoglicemizzante. L’aderenza terapeutica è stata valutata sia mediante metodica PDC (misura di aderenza utilizzata dalle compagnie assicurative americane) sia mediante metodica Medication Possession Ratio (definita come il numero di dosi di farmaco dispensate al paziente in relazione alla prescrizione nel periodo di tempo analizzato).
Mediante questa analisi i pazienti sono stati divisi in 5 gruppi in base alla percentuale di tempo in cui essi erano coperti (quindi aderenti) dalla terapia. Gli outcome analizzati nel periodo di follow-up sono stati suddivisi in numero e costi per complicanze acute (ospedalizzazioni, accesso al pronto soccorso [PS] per iper/ipoglicemia o coma), durata dell’ospedalizzazione, costi attribuibili alla spesa farmaceutica e costi di gestione del paziente a domicilio. Gli outcome clinici sono stati estrapolati mediante analisi dei codici ICD-9 e dei relativi costi.
I pazienti dello studio presentavano un’età media di 74 anni, il 52% era di sesso maschile ed erano geograficamente equamente distribuiti sul territorio nazionale. Circa 1/8 dei pazienti aveva ricevuto una prescrizione di terapia insulinica. I pazienti assumevano mediamente 1,38 dosi/die di ipoglicemizzante non insulinico ed erano in terapia con 6,14 cp di farmaci non ipoglicemizzanti. La maggioranza dei pazienti (63,11%) presentava una percentuale di giorni coperti da terapia >80% ed era quindi considerato aderente. Il numero di ospedalizzazioni, il numero di accessi al PS, i giorni di degenza media e la probabilità di sviluppare una complicanza acuta decrescevano in maniera direttamente proporzionale ai livelli di aderenza alla terapia.
Nello specifico, rispetto ai meno aderenti, i pazienti più aderenti avevano una riduzione del 18,79% della probabilità di ospedalizzazione, del 17,91% di accesso al PS e una durata della degenza ospedaliera di circa un terzo. Conseguentemente, lo stesso è stato dimostrato anche per le risorse assorbite in termini economici: i costi totali per paziente nel periodo analizzato passavano da 73.009 dolari USA (USD) per pazienti con il livello più basso di aderenza ai 44.185 USD per i pazienti con più alto livello di aderenza terapeutica. Tra i pazienti più aderenti, i costi dovuti alla spesa farmaceutica erano più elevati (13.381 vs. 12.278 USD), tuttavia ampiamente compensati dal risparmio secondario alla riduzione delle complicanze acute e delle conseguenti spese.
In conclusione, nello studio è stato dimostrato come un’elevata aderenza alla terapia sia significativamente correlata a una notevole riduzione delle complicanze acute e dei costi in un’ampia popolazione di anziani con diabete tipo 2. I risparmi economici dovuti a una buona aderenza alla terapia sono essenzialmente attribuibili a una notevole riduzione delle ospedalizzazioni e delle degenze ospedaliere prolungate. Tuttavia, anche in questo studio è emerso che circa il 35% dei pazienti non è aderente alla terapia prescritta. Tutti le iniziative possibili per il miglioramento dell’aderenza terapeutica sono quindi auspicabili a tutti i livelli di assistenza dei malati di diabete.
Patient Prefer Adherence 2016;10:1573-81
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