Novembre 5, 2018 GM

Uso di empagliflozin nel diabete tipo 1: i risultati degli studi EASE

A cura di Lucia Briatore
5 novembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Secondo uno studio recente, in pazienti con DT1 empagliflozin riduce significativamente l’HbA1c e il peso corporeo senza aumentare le ipoglicemie, ma comportando un aumento del rischio di DKA; devono pertanto essere valutate ulteriori strategie di prevenzione della DKA prima di supporre l’utilizzo di tali farmaci in pazienti con DT1.

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Ottobre 15, 2018 GM

Doppio agonista recettoriale GIP e GLP-1: il futuro della terapia incretinica?

A cura di Marcello Monesi
15 ottobre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – In uno studio di fase 2 la nuova molecola LY3298176, un doppio agonista recettoriale GIP e GLP-1, ha ottenuto riduzioni di HbA1c (e anche di calo ponderale) significativamente superiori rispetto a dulaglutide, seppure con maggiore frequenza di effetti collaterali gastrointestinali.

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Settembre 24, 2018 GM

L’insufficienza renale aumenta il rischio di diabete mellito

A cura di Lucia Briatore
24 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio ha esaminato l’incidenza del DT2 nei pazienti con ridotto GFR: pur con il limite del basso numero di eventi osservati, essa risulta superiore a quella della popolazione generale; è dunque necessario aumentare la vigilanza in tale gruppo di pazienti.

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Settembre 17, 2018 GM

Associazione dei livelli di HbA1c con l’utilizzo di sulfaniluree, inibitori della DPP4 e glitazoni in pazienti con diabete tipo 2 in trattamento con metformina: un’analisi di “big data”

A cura di Eugenio Alessi
17 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Una recente metanalisi su efficacia e sicurezza di sulfaniluree, DPP4i e glitazoni in associazione alla metformina, basata sugli EMR e sui cosiddetti big data, ha evidenziato che nessuna delle tre classi di ipoglicemizzanti pare più efficace delle altre nel raggiungere livelli di glicata ≤7%. La terapia con sulfaniluree, rispetto a quella con DPP4i, sembra associata a un incremento molto lieve del rischio di infarto del miocardio e complicanze oculari, il che lascerebbe preferire i DPP4i in termini di safety.

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Luglio 23, 2018 GM

Diagnosi di diabete tipo 2 con un unico prelievo? Forse si può

A cura di Lucia Briatore
23 luglio 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio recente pone l’attenzione sulla necessità di individuare criteri diagnostici più “snelli” per individuare e trattare quei pazienti non ancora diagnosticati che costituiscono una popolazione ad alto rischio di patologie cardio-nefro-vascolari e di mortalità precoce.

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