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Diabete No Grazie

Beviamoci un caffè!

Le evidenze scientifiche di due studi ci confermano che l’assunzione regolare di moderate quantità di caffè (fino a 3-4 tazzine al giorno) non solo non rappresenta un problema per la salute, ma può essere prevista in una dieta salutare. A cura di Marcello Monesi

Ogni giorno nel mondo vengono consumate ben più di due miliardi di tazzine di caffè: si tratta senza dubbio di una delle bevande maggiormente diffuse e apprezzate su scala globale. E se milioni sono le persone che non sanno rinunciare all’appuntamento quotidiano con la tazzina, non tutti sono però a conoscenza delle ripercussioni sulla salute di questa piacevole abitudine.

E’ noto da tempo che il consumo di caffè in quantità moderata non si associa a rischi per la salute; recentemente, sono comparse segnalazioni in letteratura scientifica che sembrano suggerire come il consumo regolare di caffè si associ a un rischio più basso di sviluppare malattie del metabolismo, diabete e malattie cardiovascolari. Un contributo in tal senso è giunto da due importanti studi, pubblicati recentemente sull’autorevole rivista Annals of Internal Medicine.

Il primo è lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), condotto su oltre 500.000 pazienti provenienti da 10 paesi europei, tra cui l’Italia, che ha esaminato la relazione tra assunzione di caffè e rischio di mortalità. All’inizio dello studio i ricercatori hanno richiesto ai soggetti in esame quanto caffè assumessero durante la giornata: i partecipanti sono stati quindi seguiti per ben 16 anni, dopo i quali si è dimostrata una correlazione inversa tra quantità di caffè assunto e mortalità. In altre parole, in questo studio il gruppo di soggetti che assumeva maggiori quantità di caffè presentava un rischio di mortalità per tutte le cause più basso del 12% rispetto a chi frequentava meno la tazzina.

Il secondo studio, chiamato MEC (MultiEthnic Cohort), ha analizzato in maniera analoga una popolazione statunitense composta da circa 185.000 soggetti suddivisi in base all’etnia di provenienza (africana, giapponese, hawaiana, latina e caucasica). Anche in questo caso il periodo di osservazione si è protratto per 16 anni e i risultati hanno confermato quanto emerso nello studio precedente.

E’ quindi tempo di considerare il caffè come un elisir in grado di prevenire le malattie e allungare la vita? Un’affermazione del genere è quantomeno prematura, dichiarano in coro gli autori degli studi e gli editorialisti delle rivista. Tuttavia, queste evidenze scientifiche ci confermano che l’assunzione regolare di moderate quantità di caffè (fino a 3-4 tazzine al giorno) non solo non rappresenta un problema per la salute, ma può essere prevista in una dieta salutare.

Coffee Drinking and Mortality in 10 European Countries: A Multinational Cohort Study
Ann Intern Med. [Epub ahead of print 11 July 2017]

Association of Coffee Consumption with Total and Cause-Specific Mortality Among Nonwhite Populations
Ann Intern Med. [Epub ahead of print 11 July 2017]