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Dolcificanti sotto accusa, fanno ingrassare come lo zucchero

Non vale la pena di ricorrere ai dolcificanti. Questa in sintesi l’opinione di Soraya Shirazi-Beechey che con il suo team all’università di Liverpool indaga da tempo il modo in cui l’intestino tratta gli zuccheri vale a dire i complessi percorsi non solo di metabolizzazione ma anche di segnalazione che fanno seguito all’assunzione di ogni tipo […]

Non vale la pena di ricorrere ai dolcificanti. Questa in sintesi l’opinione di Soraya Shirazi-Beechey che con il suo team all’università di Liverpool indaga da tempo il modo in cui l’intestino tratta gli zuccheri vale a dire i complessi percorsi non solo di metabolizzazione ma anche di segnalazione che fanno seguito all’assunzione di ogni tipo di zucchero. I sensori che attivano l’assorbimento di glucosio rispondono anche ai dolcificanti. Il corpo, come risultato, processa più glucosio e più calorie.
È vero che nei dolcificanti non c’è zucchero ma è anche vero che l’intestino non assorbe tutti gli zuccheri presenti nel cibo assunto ma solo una parte. Le molecole di dolcificante inducono l’intestino a trarre più glucosio dal resto del cibo. Il risultato è quindi un aumento della glicemia e delle calorie assunte. Le ricerche della Shirazi-Beechey svolte sull’uomo e sui cavalli (che amano il sapore dolce ma non devono ingrassare e sono quindi indotti spesso a un sovraconsumo di dolcificanti) contribuiscono a spiegare degli studi pubblicati nel 2008 che associavano il ricorso a dolcificanti artificiali con una maggiore difficoltà nel perdere peso. Che fare allora? La risposta è semplice: non usare i dolcificanti come una scusa per alimentarsi in modo poco salutare ed eccessivo.