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Diabete No Grazie

Dottore, mi hanno detto che il magnesio abbassa la glicemia…

Nonostante quanto spesso si creda, la supplementazione di magnesio per via orale non sembra migliorare la sensibilità all’insulina in persone con diabete tipo 2 insulino-trattati. Ovvero: non pare abbassare la glicemia…

A cura di Alessandra Clerico

1° dicembre 2023 (Gruppo ComunicAzione) – I ridotti livelli di magnesio nel sangue sono correlati all’insulino-resistenza, cioè alla scarsa sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina e a un aumentato rischio di diabete tipo 2.

Non è però chiaro se in persone con diabete e bassi livelli di magnesio nel sangue la semplice supplementazione di magnesio per via orale possa migliorare la sensibilità delle cellule all’insulina. Così, un gruppo di ricercatori ha arruolato 14 persone, 7 uomini e 7 donne, con un’età media di 67 anni, in sovrappeso o francamente obesi, con diabete tipo 2, un’emoglobina glicata media di 7,4%, tutte in terapia insulinica e con concentrazioni di magnesio nel sangue al limite basso della normalità e inferiori a 0,79 mmol/l (i valori di normalità sono compresi fra 0,75 e 0,95 mmol/l).

Nello studio, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi e trattati per 6 settimane consecutive con placebo o con una supplementazione orale di 15 mmol di magnesio al giorno. Lo studio prevedeva inoltre il cosiddetto crossover (incrocio): ovvero, i due gruppi hanno ricevuto entrambi la diversa sequenza di trattamento ma con tempi invertiti (placebo-trattamento, trattamento-placebo).

L’obiettivo principale era testare la quantità di glucosio infuso endovena nei 30 minuti finali di un test chiamato “clamp iperinsulinemico-euglicemico”. Il clamp è il test che si utilizza per misurare l’insulino-resistenza ed è così definito perché misura la quantità di glucosio necessario per compensare un aumento del livello di insulina senza causare ipoglicemia.

Obiettivi secondari erano valutare l’eventuale riduzione della variabilità del glucosio attraverso il monitoraggio continuo con sensore, l’eventuale riduzione del fabbisogno insulinico, l’impatto sulla pressione arteriosa, sui grassi nel sangue e la variazione di eventuali sintomi correlati all’ipomagnesiemia.

I risultati dello studio dicono che la supplementazione di magnesio ha portato a un incremento medio del magnesio nel sangue e nelle urine, ma la quantità di glucosio che si è reso necessario infondere durante il test chiamato clamp non è stata diversa fra gruppo trattato con magnesio e gruppo trattato con placebo.

Neppure gli altri parametri – variabilità glicemica misurata con sensore, emoglobina glicata, dose di insulina, grassi nel sangue e pressione arteriosa – sono risultati differenti fra i due gruppi, tranne il riscontro di valori di colesterolo HDL, più bassi nel gruppo trattato con il magnesio. Infine, i sintomi potenzialmente correlabili all’ipomagnesiemia sono anch’essi risultati simili nei due gruppi.

Pertanto, nonostante un aumento – seppur modesto – della concentrazione di magnesio nel sangue, la supplementazione di magnesio per via orale non sembrerebbe migliorare la sensibilità all’insulina in persone con diabete tipo 2 insulino-trattati, e quindi non pare abbassare la glicemia!


Oral magnesium supplementation does not affect insulin sensitivity in people with insulin-treated type 2 diabetes and a low serum magnesium: a randomised controlled trial
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