La dolce notte…
Svariati studi hanno dimostrato che i lavoratori sottopospti turni di notte sono a maggior rischio di sviluppare diabete tipo 2 e tendono ad avere abitudini di vita meno salutari a causa di fumo da sigaretta, scarsa attività fisica, sovrappeso e abitudini alimentari non corrette.
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha voluto dunque misurare quanto i turni di lavoro notturno e le abitudini poco salutari a questi collegati contribuiscano allo sviluppo del diabete. Per fare ciò hanno analizzato i dati di due ampi studi, il Nurses’ Health Study (NHS) e il NHS II, che hanno osservato per oltre 20 anni lo stato di salute di 143.000 giovani infermiere americane, cercando le correlazioni tra abitudini di vita e rischio di sviluppare malattie.
Nello studio NHS II, in particolare, il lavoro in turni di notte è stato definito come almeno tre notti al mese, alternato a turni mattutini e pomeridiani, mentre sono state considerate abitudini poco salutari la dieta scorretta, il fumo di sigaretta, l’inattività fisica e il sovrappeso o l’obesità. Durante il periodo di osservazione di 22-24 anni sono stati riscontrati oltre 10.000 nuovi casi di diabete.
Per ogni 5 anni di lavoro con turni notturni il rischio di diabete è risultato aumentare del 30%. Le abitudini poco salutari lo aumentavano di oltre 2,3 volte. La presenza di entrambe le condizioni assumeva un effetto moltiplicativo e incrementava il rischio di diabete di un ulteriore 20% rispetto alla somma dei singoli fattori.
Se era cosa nota che il lavoro notturno aumentasse il rischio di diabete, questo studio dimostra che la parte del leone viene fatta dalle cattive abitudini che talvolta si associano al lavoro in turni. Per ridurre tale rischio è pertanto necessario, secondo gli autori, che chi si trova a lavorare con questa tipologia di turni cerchi di seguire un’alimentazione corretta, eviti il fumo, pratichi regolare attività fisica e mantenga un adeguato peso corporeo.
Rotating night shift work and adherence to unhealthy lifestyle in predicting risk of type 2 diabetes: results from two large US cohorts of female nurses
BMJ 2018;363:k4641
https://doi.org/10.1136/bmj.k4641