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Educazione all’autogestione del paziente diabetico nel Dipartimento di Emergenza: risultati di uno studio americano

A cura del Gruppo AMD: Diabete e Inpatient

29 giugno 2015 (Congresso Medico) – Negli Stati Uniti l’emergenza dei numeri dell’epidemia di diabete (21 milioni nel 2011 e 48 milioni previsti nel 2048), e i relativi costi economici, hanno indotto organizzazioni no-profit, in stretto contatto con il Center for Disease Control and Prevention, a realizzare campagne educative, rivolte soprattutto ai pazienti che aderiscono alla primary care. Tuttavia, in considerazione del fatto che il 28% dei diabetici non afferiscono a tale medicina di base e tenendo invece conto che la percentuale di pazienti che afferiscono ai Dipartimenti di Emergenza per problematiche diabete-correlate è circa del 5,7%, sono stati ipotizzati anche approcci educativi applicati direttamente nei pronto soccorso, anche se varie problematiche non li rendono, apparentemente, luoghi idonei.

Al fine di valutare gli effetti di un’educazione all’autogestione del diabete, realizzata in un Dipartimento di Emergenza da educatori certificati (utilizzando una metodica educativa centrata sul paziente), Vicki R. Lewis (Blacksburg, Virginia; USA) e coll. hanno condotto uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista The Diabetes Educator in cui a un gruppo di pazienti, afferenti al Dipartimento di Emergenza del Medstar Washigton Hopistal Center, con diabete tipo 2 scompensato, è stata fornita un’educazione di base centrata al paziente, avente come argomenti i target glicemici e di emoglobina glicata, l’automonitoraggio glicemico, i consigli nutrizionali, l’assunzione appropriata delle terapie ipoglicemizzanti, l’istruzione all’insulino-terapia (se indicata), il riconoscimento dei sintomi dell’ipoglicemia e la correzione della stessa, e consigli su quando accedere al servizio di emergenza o contattare il medico in base ai valori glicemici riscontrati a domicilio. Lo studio prevedeva inoltre la somministrazione di un test di 5 domande a risposte multiple correlato agli argomenti trattati nel programma educativo e la valutazione dei pazienti sulle loro abilità all’utilizzo del glucometro e sulle tecniche di somministrazione dell’insulina.

Una volta dimessi, la somministrazione agli stessi pazienti del test, a distanza di 48-72 ore, ha evidenziato un incremento delle conoscenze inteso come aumento dello score alle risposte.

I risultati dello studio studio, oltre a confermare necessità ed efficacia di un approccio educativo centrato sul paziente, induce a interrogarsi sulle potenzialità che può offrire un intervento educativo di tipo “self management e survival skill” direttamente realizzato nei pazienti diabetici che afferiscono nei pronto soccorso dei dipartimenti di emergenza.

 

Diabetes Educ 2015;41:343-50

PubMed


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.