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Emergenza e diabete

Come gestire il diabete durante le catastrofi naturali e come preparare le persone con diabete a viverle e a superarle. I documenti e il resoconto della presentazione del progetto al Senato

 

In seguito a una catastrofe il momento più critico è rappresentato dalle prime 72 ore: la popolazione colpita dall’evento, e ad esso sopravvissuta, è confusa, attonita, spaventata, deprivata del substrato sociale e di ogni certezza, con un disagio logistico e psicologico, che può venir ancor più amplificato dalla presenza di una patologia cronica come il diabete. E’ importante, in queste ore, assicurare un’assistenza immediata sia dal punto di vista medico sia dal punto di vista psicologico, per evitare di dover aggiungere la necessità di gestire un’emergenza metabolica all’emergenza generale.

 
Il Presidente AMD presenta
il progetto al Senato

Non è scontato che il team diabetologico locale, colpito esso stesso dall’evento, sia in grado di gestire nell’immediato l’assistenza alle persone con diabete nel luogo della catastrofe. Pertanto risulta fondamentale strutturare una rete organizzativa che permetta di portare soccorso specialistico alle persone che ne soffrono in modo efficace ed efficiente in queste situazioni.

Questo è l’obiettivo principale del documento “Gestione del diabete durante le catastrofi naturali” presentato martedì 20 aprile al Senato della Repubblica alla presenza delle Istituzioni, della Protezione Civile, delle Associazioni delle persone con diabete e della stampa.


La presentazione del progetto
al Senato
 

Il documento di “raccomandazioni” è stato redatto dai colleghi diabetologi abruzzesi, sotto l’egida di AMD, in occasione del sisma che ha colpito l’Abruzzo e L’Aquila un anno fa (vedi qui e qui). Ha già ottenuto grandi riconoscimenti: vi ha aderito la Società Italiana di diabetologia, è stato approvato dalla Federazione Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza e delle Catastrofi e ha ottenuto il Patrocinio dell’IDF. Ed è auspicabile che presto venga recepito come raccomandazione internazionale.

Attraverso la sua adozione, e la pianificazione del programma operativo che delinea, d’ora in poi i diabetologi non saranno più colti impreparati e avranno a disposizione tutti gli strumenti per far fronte a un’eventuale emergenza in ogni parte del mondo.

 

Leggi i documenti: