Finerenone, obesità e scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata o lievemente ridotta: analisi prespecificata del trial FINEARTS-HF
A cura di Olimpia Iacono
14 gennaio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – L’obesità è associata a un’eccessiva secrezione di aldosterone da parte degli adipociti, indipendentemente dal sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, gli antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi potrebbero avere un importante valore terapeutico nei pazienti obesi. Nel trial clinico FINEARTS-HF il finerenone, antagonista dei recettori dei mineralcorticoidi non steroideo, ha dimostrato una riduzione della mortalità per cause cardiovascolari e degli eventi correlati all’HF in pazienti con HFmrEF/ HFpEF rispetto al placebo, con un buon profilo complessivo di sicurezza. Inoltre, in un’analisi prespecificata il finerenone suggerisce una possibile maggior efficacia nei pazienti con BMI più elevato. Tali risultati, uniti a quelli emersi dai trial clinici in cui il finerenone ha dimostrato capacità protettiva renale e cardiovascolare nelle persone con diabete tipo 2 e malattia renale cronica, rendono il finerenone un farmaco sempre più promettente, tanto che potrebbe essere considerato, insieme agli SGLT2i, un nuovo pilastro per la terapia dei pazienti con HF anche di grado lieve.
Leggi