News & Highlights

Novembre 19, 2018 GM

Dapaglifozin e outcome cardiovascolari nel paziente con diabete tipo 2

A cura di Emanuela Zarra
19 novembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – In uno studio recentemente pubblicato sul NEJM, nei pazienti con DT2 e malattia CV già diagnosticata o a elevato rischio, il trattamento con dapagliflozin ha dimostrato la non inferiorità per MACE rispetto a placebo, ottenendo anche una riduzione statisticamente significativa del tasso di ospedalizzazione per scompenso o morte CV.

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Novembre 12, 2018 GM

La salute del cavo orale: un aspetto negletto della cura del diabete

A cura di Alessandra Clerico
12 novembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – I risultati di un recente studio clinico randomizzato sugli effetti sistemici del trattamento delle parodontiti in pazienti con DT2 suggeriscono che la salute del cavo orale e il trattamento sistematico delle parodontopatie dovrebbero far parte della pratica clinica dell’approccio alla cura del DT2.

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Novembre 5, 2018 GM

Uso di empagliflozin nel diabete tipo 1: i risultati degli studi EASE

A cura di Lucia Briatore
5 novembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Secondo uno studio recente, in pazienti con DT1 empagliflozin riduce significativamente l’HbA1c e il peso corporeo senza aumentare le ipoglicemie, ma comportando un aumento del rischio di DKA; devono pertanto essere valutate ulteriori strategie di prevenzione della DKA prima di supporre l’utilizzo di tali farmaci in pazienti con DT1.

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Ottobre 15, 2018 GM

Doppio agonista recettoriale GIP e GLP-1: il futuro della terapia incretinica?

A cura di Marcello Monesi
15 ottobre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – In uno studio di fase 2 la nuova molecola LY3298176, un doppio agonista recettoriale GIP e GLP-1, ha ottenuto riduzioni di HbA1c (e anche di calo ponderale) significativamente superiori rispetto a dulaglutide, seppure con maggiore frequenza di effetti collaterali gastrointestinali.

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Settembre 24, 2018 GM

L’insufficienza renale aumenta il rischio di diabete mellito

A cura di Lucia Briatore
24 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio ha esaminato l’incidenza del DT2 nei pazienti con ridotto GFR: pur con il limite del basso numero di eventi osservati, essa risulta superiore a quella della popolazione generale; è dunque necessario aumentare la vigilanza in tale gruppo di pazienti.

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