A cura di Sara Colarusso
8 ottobre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Secondo un recente studio danese le influenze precoci sulla microflora dell’ambiente uterino pare possano influenzare lo sviluppo di malattie autoimmuni come il DMT1 nei bambini e l’alimentazione materna a base di glutine potrebbe essere un fattore di rischio per il DMT1 nella prole.
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A cura di Alessandra Clerico
1 ottobre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Secondo un recente studio di coorte retrospettivo, l’utilizzo esteso delle statine in prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari sarebbe suggerito in una popolazione anziana con da DMT2 sino agli 85 anni di età.
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A cura di Lucia Briatore
24 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio ha esaminato l’incidenza del DT2 nei pazienti con ridotto GFR: pur con il limite del basso numero di eventi osservati, essa risulta superiore a quella della popolazione generale; è dunque necessario aumentare la vigilanza in tale gruppo di pazienti.
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A cura di Eugenio Alessi
17 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Una recente metanalisi su efficacia e sicurezza di sulfaniluree, DPP4i e glitazoni in associazione alla metformina, basata sugli EMR e sui cosiddetti big data, ha evidenziato che nessuna delle tre classi di ipoglicemizzanti pare più efficace delle altre nel raggiungere livelli di glicata ≤7%. La terapia con sulfaniluree, rispetto a quella con DPP4i, sembra associata a un incremento molto lieve del rischio di infarto del miocardio e complicanze oculari, il che lascerebbe preferire i DPP4i in termini di safety.
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A cura di Enrico Pergolizzi
10 settembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Empagliflozin riduce significativamente il grasso epatico e migliora la NAFLD, che spesso coesiste con il DMT2.
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A cura di Lucia Briatore
23 luglio 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio recente pone l’attenzione sulla necessità di individuare criteri diagnostici più “snelli” per individuare e trattare quei pazienti non ancora diagnosticati che costituiscono una popolazione ad alto rischio di patologie cardio-nefro-vascolari e di mortalità precoce.
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A cura di Sara Colarusso
16 luglio 2018 (Gruppo ComunicAzione) – In un’analisi secondaria post-hoc dello studio IRIS il pioglitazone dimostra, in una coorte di pazienti selezionati con insulino-resistenza e patologia cerebrovascolare, di avere un beneficio cardiovascolare senza aumentare il rischio di insufficienza cardiaca, monitorando gli effetti collaterali e modulando il dosaggio della terapia.
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A cura di Francesco Romeo
9 luglio 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Sarebbe opportuno rivalutare le limitazioni correnti sull’uso di canagliflozin nell’IRC: ciò potrebbe consentire a un maggior numero di pazienti di beneficiare degli effetti del farmaco.
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A cura di Marcello Monesi
2 luglio 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Secondo una recente analisi epidemiologica, il calo dei tassi di mortalità per malattie vascolari porta a una diversificazione delle forme di mortalità legate al diabete, con implicazioni per la gestione clinica, la prevenzione e il monitoraggio delle malattie.
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A cura di Sara Colarusso
25 giugno 2018 (Gruppo ComunicAzione) – La presenza di diabete identifica soggetti a maggior rischio di morbilità e mortalità postoperatorie e uno scarso controllo glicometabolico, indicato da elevati valori di glicata, è un fattore di rischio per eventi avversi postoperatori.
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