Ezetimibe
- Tipo di farmaco:
- Equilibratore dei livelli ematici dei lipidi
- Famiglia:
- Capostipite di una nuova famiglia di farmaci che riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo
- Anno di nascita*:
- 2002
- Nomi:
- Absorcol (Schering Plough), Emetib (Merck Sharp & Dohme), Ezetrol (Merck Sharp & Dohme), Zetia (Schering Plough), Inegy (Merck Sharp & Dohme), Vytorin (Schering Plough), Zeklen (Merck Sharp & Dohme)
Negli studi finora effettuati è stato osservato un effetto additivo dell’ezetimibe e della simvastatina sulla riduzione del colesterolo “cattivo”, l’LDL con una più frequente raggiungimento degli obiettivi terapeutici. Questi due farmaci perciò sono impiegati in formulazioni di combinazione precostituita.
L’ezetimibe abbassa i livelli di colesterolo, riducendone l’assorbimento intestinale, è quindi indicato nelle ipercolesterolemie. L’azione dell’ezetimibe sul colesterolo HDL e sui trigliceridi è considerata modesta. Non è stato provato se gli effetti dell’ezetimibe riducano la mortalità o siano in grado di prevenire gli eventi cardiovascolari.
Perché il medico ha prescritto questo farmaco
L’ezetimibe viene prescritto in associazione con una statina come terapia aggiuntiva alla dieta quando gli elevati livelli di colesterolo, soprattutto l’LDL, non sono controllati adeguatamente con la statina da sola.
L’ezetimibe peraltro può anche essere utilizzato da solo quando le statine non sono indicate (vedi capitolo sulle statine) o non sono tollerate.
Quali condizioni sconsigliano l’uso di questo farmaco
L’uso dell’ezetimibe è sconsigliato in caso di nota ipersensibilità al farmaco o ad uno qualsiasi dei componenti delle compresse (eccipienti), ad esempio il lattosio; inoltre non è indicato nei pazienti con malattia del fegato attiva o con valori elevati e persistenti delle transaminasi (insufficienza epatica moderata-grave).
L’associazione precostituita ezetimibe-statina non è consigliata nelle condizioni nelle quali non è indicato l’uso della statina (vedi capitolo sulle statine).
La gravidanza e l’allattamento escludono l’utilizzo anche dell’ezetimibe oltre che di tutti gli altri farmaci per la cura delle alterazioni di colesterolo e trigliceridi. Il farmaco inoltre non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 10 anni e poco studiato in quelli di età fino a 17 aa nei quali va usato in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo.
Quali risultati posso attendermi?
Nei pazienti con ipercolesterolemia, alcuni studi clinici hanno mostrato che l’ezetimibe riduce la concentrazione di colesterolo totale di circa il 13% e di colesterolo LDL di circa il 18% quando usato da solo. Dal momento che i meccanismi di azione di ezetimibe (riduzione dell’assorbimento intestinale) e delle statine (riduzione della produzione da parte del fegato) sul colesterolo ematico sono complementari, l’effetto, quando essi sono somministrati assieme, si potenzia.
Ha effetti sul peso, sulla pressione e sulla glicemia?
Dall’esperienza maturata finora non risulta che l’ezetimibe abbia influenza su questi tre parametri.
Ha effetti collaterali seri?
L’ezetimibe è un farmaco di recente immissione in commercio e quindi non si hanno dati sul suo profilo di sicurezza nel lungo periodo, tuttavia, la combinazione con le statine conferisce gli effetti collaterali di questa famiglia di farmaci, in particolare sulla muscolatura scheletrica e sulla funzione del fegato (vedi capitolo sulle statine agli effetti collaterali).
Sono stati comunque segnalati, seppur molto raramente, casi di danno e malattia muscolare anche con la sola ezetimibe. Se la miopatia viene sospettata sulla base dei sintomi muscolari o viene confermata da livelli di creatinchinasi (CK) superiore di 10 volte il limite superiore della norma, l’assunzione dell’ezetimibe e dell’eventuale statina va interrotta.
Provoca effetti indesiderati e fastidiosi?
Negli studi clinici finora effettuati, sia come trattamento singolo che associato a una statina o al fenofibrato, le reazioni avverse sono state di solito lievi e transitorie e il tasso di interruzioni del trattamento dovute agli effetti collaterali è stato molto basso.
I disturbi più comuni del trattamento con il solo ezetimibe sono stati dolore addominale, diarrea e flatulenza; è stata segnalata comunemente anche la stanchezza.
Molto meno frequenti sono i dolori articolari, i crampi, la tosse, la nausea, la riduzione dell’appetito e la rallentata digestione.
L’associazione con le statine o i fibrati aggiunge al trattamento la possibilità di insorgenza di effetti indesiderati propri di questi farmaci.
L’eventuale ipersensibilità può manifestarsi con rossori e vampate cutanee, orticaria e prurito che devono indurre all’immediata sospensione del trattamento.
Quali dosi hanno mostrato la migliore efficacia?
Il dosaggio raccomandato è di una compressa di ezetimibe da 10 mg in un’unica somministrazione giornaliera. In commercio si può trovare da sola o in associazione precostituita con dosaggi diversi di simvastatina: 10, 20 e 40 mg in formulazioni quindi di 10/10 mg, 10/20 mg e 10/40 mg.
In quali momenti della giornata va preso?
L’ezetimibe da sola o in associazione precostituita può essere somministrato a qualsiasi ora del giorno, indipendentemente dai pasti.
Quanto tempo impiega per esercitare la sua azione?
Negli studi clinici finora effettuati l’ezetimibe ha dimostrato di ridurre efficacemente il colesterolo totale ed LDL in pazienti che non rispondevano alla sola statina già dopo 8 settimane.
Cosa succede se per errore salto una dose?
Come per tutti i farmaci che agiscono sui livelli dei grassi ematici l’omissione di una singola dose non compromette l’efficacia del trattamento che, può invece essere persa nel caso le dimenticanze siano frequenti.
Cosa succede se, una volta, ne prendo per errore una dose doppia?
L’assunzione erronea di una dose doppia di ezetimibe non comporta rischi seri se non quello di incorrere più facilmente in qualche effetto indesiderato in genere lieve e transitorio (vedi paragrafo sugli effetti collaterali). In caso di sovradosaggio però (molte compresse ingerite assieme) ci si deve rivolgere al più vicino Ospedale o Pronto Soccorso.
Cosa accade se viene assunto per errore da persone che non soffrono di aumentati livelli di colesterolo?
L’ezetimibe generalmente è ben tollerato anche se assunto per errore da persone che non soffrono di ipercolesterolemia. E’ sempre, peraltro, presente il rischio di effetti indesiderati come per coloro che hanno l’indicazione al trattamento.
Interagisce negativamente con altri farmaci?
La somministrazione di ezetimibe contemporaneamente a quella di farmaci come la ciclosporina o gli anticoagulanti orali deve essere attuata con estrema cautela perché essa potrebbe aumentarne le concentrazioni. Sia i livelli ematici della ciclosporina che il tempo di Quick, quindi, dovranno essere appropriatamente monitorati.
In pazienti trattati con fibrati non può essere escluso un aumentato rischio di calcolosi della cistifellea per un possibile aumento di secrezione di colesterolo nella bile da parte dell’ezetimibe.
La somministrazione concomitante di colestiramina (altro farmaco utilizzato per il controllo del colesterolo ematico) può ridurre la concentazione di ezetimibe che, pertanto deve essere assunto a distanza di 1 ora prima o 4-6 ore dopo la colestiramina.