Repaglinide
- Tipo di farmaco:
- Secretagoghi
- Famiglia:
- Glinidi
- Anno di nascita*:
- 1997
- Nomi:
- Novonorm (Novo Nordisk), Repaglinide (Accord Healthcare), Repaglinide (Aurobindo), Repaglinide (DOC Generici), Repaglinide (EG), Repaglinide (KRKA), Repaglinide (Mylan Pharma), Repaglinide (Pensa Pharma), Repaglinide (Sandoz), Repaglinide (Sanofi), Repaglinide (Teva), Rapaglinide (Zentiva)
Repaglinide è l’unico farmaco distribuito in Italia appartenente alla famiglia delle Glinidi. Si tratta di un farmaco che stimola il pancreas a produrre più insulina specialmente nel periodo postprandiale. Il meccanismo è simile a quello delle Sulfaniluree. Si ritiene che le Glinidi, a causa della loro minore durata di azione, portino a un minore esaurimento del pancreas, abbiano un minor rischio di ipoglicemia e inducano minor aumento di peso rispetto a Glibenclamide, Gliclazide e forse anche alla Glimepiride.
Note
(*) Anno di approvazione da parte della Food and Drug Administration o altri istituti analoghi accreditati.
Nel diabete di tipo 2 se altri farmaci orali e l’esercizio fisico non bastano.
Perché il medico mi ha prescritto questo farmaco?
La Repaglinide stimola la secrezione di insulina in risposta al pasto. Viene quindi prescritta alle persone con diabete tipo 2 che con dieta, attività fisica e Metformina non riescono a controllare la glicemia, soprattutto dopo i pasti e nei pazienti nei quali non è ancora indicata la terapia insulinica. Fra gli ipoglicemizzanti orali è il farmaco di prima scelta per i pazienti con alterazione della funzione renale e per quanti hanno avuto intolleranze ad altri farmaci.
Quali condizioni sconsigliano l’uso di questo farmaco?
La Repaglinide è eliminata per via epatica, pertanto alterazioni della funzione epatica ne sconsigliano l’uso.
Quali risultati posso attendermi?(*)
In media le Glinidi riducono l’emoglobina glicata di 1-1,5 punti percentuali.
La loro azione si esplica stimolando la secrezione di insulina dopo il pasto, secrezione che nel diabete di tipo 2 è ridotta e provoca elevazioni della glicemia dopo il pasto.
Queste elevazioni glicemiche postprandiali sono un’importante causa di danno vascolare.
Ha effetti sul peso, sulla pressione o sui grassi nel sangue?
Non sono documentati effetti sulla pressione e sui lipidi. Tutti i farmaci che stimolano la secrezione insulinica facilitano l’aumento di peso. Le Glinidi però lo fanno meno degli altri.
Note
(*) I dati indicati sono quelli medi, generalmente il risultato iniziale è proporzionale alla gravità dello squilibrio glicemico. I dati relativi all’emoglobina glicata sono quelli di Nielsen LL Drug Discov Today. 2005 May 15;10(10):703-10.
Può provocare ipoglicemie?
Restando in circolo per poche ore il rischio di ipoglicemie è ridotto. Tuttavia, come per tutti i farmaci che stimolano la secrezione insulinica, l’ipoglicemia si può verificare se questi vengono assunti in dose errata o se dopo l’assunzione non si introducono carboidrati.
Ha effetti collaterali seri?
Anche le Glinidi intervenendo sui canali del calcio potrebbero interferire con il precondizionamento ischemico e rendere più grave un evento ischemico cardiaco.
Provoca effetti indesiderati e fastidiosi?
È un farmaco molto ben tollerato, ma può provocare nei soggetti intolleranti disturbi gastrici o intestinali.
Quali dosi hanno mostrato la migliore efficacia?
La dose iniziale raccomandata è di 0,5 mg. Tra le fasi di aggiustamento della dose devono trascorrere da una a due settimane circa (in base alla risposta glicemica). Se i pazienti passano alla Repaglinide da un altro ipoglicemizzante orale, la dose iniziale consigliata è 1 mg. La massima dose singola consigliata è di 4 mg, assunta ai pasti principali. La massima dose giornaliera totale non deve superare i 16 mg.
In quali momenti della giornata va preso?
Generalmente si prescrivono tre pillole al giorno da prendere pochi minuti prima dei pasti.
Quanto tempo impiega per esercitare la sua azione?
La Repaglinide inizia a fare effetto dopo pochi minuti e il suo effetto dura circa due ore con una permanenza in circolo di almeno 6 ore.
Cosa posso fare per aiutare il medico a identificare il dosaggio ideale?
Per trovare la dose minima efficace e identificare eventuali ipoglicemie è necessario eseguire un controllo glicemico domiciliare secondo le indicazioni date dal medico.
Può essere utile un controllo cosiddetto a ‘scacchiera’ valutando le glicemie prima e due ore dopo il pasto e registrandole sul diario.
Cosa succede se per errore ‘salto’ una dose?
Quella con Repaglinide è una terapia di lungo termine. Non è grave se per una volta ci si accorge di non averla presa prima del pasto. Non bisogna rimediare assumendo la compressa fuori orario o raddoppiando la dose successiva. Saltando una assunzione la glicemia a una e due ore dopo il pasto può essere rilevata più alta di quanto è abitualmente.
Cosa succede se, una volta, ne prendo per errore una dose doppia?
Esiste il rischio di una ipoglicemia. Meglio controllare la glicemia a 2 e a 3 ore dal pasto. Eventualmente si può arricchire il contenuto in carboidrati del pasto (per esempio mangiando un pezzo di pane in più).
Cosa accade se viene assunta per errore da persone non diabetiche?
Il soggetto potrebbe accusare sintomi di ipoglicemia.
Interagisce negativamente con altri farmaci?
L’effetto ipoglicemizzante della Repaglinide può essere aumentato e/o prolungato con conseguenti gravi ipoglicemie dalle seguenti sostanze: Gemfibrozil, Claritromicina, Itraconazolo, Ketoconazolo, Trimetoprim, Ciclosporina, altri farmaci antidiabetici, gli inibitori delle monoammino ossidasi, i beta-bloccanti non selettivi, gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori), i salicilati, i FANS, l’octeotride, l’alcool e gli steroidi anabolizzanti.
Si può prendere in gravidanza?
È controindicato in gravidanza.
Regime di prescrizione e di rimborso.
La Repaglinide si acquista solo con ricetta del medico di base o specialista ed è pagata dal SSN. Le persone con diabete sono esentate dal pagamento del ticket.